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Dulce deidad del viento

Dulce deidad del viento armoniosa, suspensión del sentido deseada, donde gustosamente aprisionada se mira la atención más bulliciosa; perdona a mi zampoña licenciosa si al escuchar tu lira delicada canta con ruda voz desentonada prodigios de la tuya milagrosa. Pause su lira el Tracio, que aunque calma puso a las negras sombras del olvido, cederte debe más gloriosa palma, pues más que a ciencia el arte has reducido haciendo suspensión de toda un alma el que sólo era objeto de un sentido. Sor Juana Inés de la Cruz Dawid Zawiła

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Incontro in un caldo giorno d’estate

Era un giorno d’estate quando il mio aereo atterrò a Roma. L’aria era molto calda e non fu una grande idea prendere un tè caldo al bar dell’aeroporto. Ma dove vivo fa freddo nove mesi l’anno! Salii su un taxi e mi diressi verso l’hotel. Decisi di girare la città con la mia bici senza una direzione precisa. Vagaii, per non so quanto, perdendomi tra le strade di Roma quando, a un certo punto, venni attratta da un cafè. Decisi di fermarmi per un pranzo veloce. Ero sola, seduta a un tavolo all’esterno e godevo di quell’istante guardando le vite delle persone che mi passavano accanto. Improvvisamente un signore alto e moro inciampò rovesciando il suo espresso sulle mie gambe. Fu chiaramente in imbarazzo e iniziò a scusarsi cercando freneticamente dei tovaglioli per aiutarmi ad asciugare il caffè riversato sulla mia gamba. Ringraziando il cielo non sporcò i miei vestiti. Indossavo dei pantoloncini. Non capii molto di ciò che mi disse, parlava in italiano, ma lo vidi cosi mortificato che gli dissi che non era affatto un problema e di non preoccuparsi. Sembrava ancora molto dispiaciuto e mi chiese se avesse potuto offrirmi un caffè per farsi perdonare. Accettai e […]

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L’amicizia è un viaggio senza confini

Questo viaggio è stato concepito nella testa e nel cuore di due amiche che condividono un’amicizia di profondo affetto e piena di importanti momenti condivisi nell’arco di 30 anni. In questo 2017, ho compiuto 50 anni e per festeggiare abbiamo intrapreso questo viaggio. Lei dal Brasile dove abita ora, io dal Cile dove sono andata a vivere per amore; siamo tutte e due argentine. Questa città è stata il punto d’incontro e contavamo i giorni per il nostro incontro a Roma, il destino finale e sognato era la Grecia. Siamo andati via e ritornati a Villa Pirandello come chi arriva alla propria casa. Qui tutta la cura per i dettagli accentuano la bellezza di questa città. Profumi, colori, spazi. La gentilezza dei receptionist, specialmente Nicola, è difficile da trovare in qualsiasi posto. Ci accompagnano in questa avventura mia cognata e il marito della mia amica. Siamo rimasti assolutamente incantati e grati di tutto e di tutti. Oggi inizia la nostra terza tappa del viaggio, un giorno in più per riprendere le forze ed iniziare il ritorno alle nostre vite da quest’oasi cittadina. Grazie mille Sonia Joseph Pearson

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Il nostro anniversario

Mi chiamo Emanuele, ho 20 anni e ho solo una certezza nella mia vita: il mio grande amore. Mi trovo qui a Villa Pirandello e oggi festeggio un anno con la ragazza che amo. Non potrei immaginare posto migliore e situazione migliore. Mi sono sempre domandato quale potesse essere il mio amore e di certo, un inesperto giovane ventenne non ha le spalle solide esperienze da poter comprenderne il significato e la descrizione dettagliata della propria anima gemella. Ma quel che so è che è la felicità dentro di me che parla, che scrive e che mi suggerisce. Cos’è il vero amore? Cos’è il vero amore se non la tua anima che riconosce il suo vero contrappunto in un’altra? Quest’oggi posso solo raccontarvi di come la mia vita sia totalmente cambiata al Suo arrivo e ogni giorno dimostro a lei e a me stesso che ho ragione ad amarla: la mia vita. Emanuele Brigitte Tohm

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In un pomeriggio di primavera

Pomeriggi di primavera, per condividere emozioni e pensieri, da accrescere, da tramandare, da fissare.

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Alla prossima fermata!

Mi chiedo allora se vale la pena, a volte, di scendere dal treno una fermata prima della nostra…giusto per far vedere agli altri che ci sono più opzioni, fermate, indicando l’uscita.

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Roma: un tuffo nel passato

La mia vita mi ha portato in tanti luoghi, ma Roma per me è stata la città che ha impresso nel periodo del liceo, la voglia di vivere l’arte, l’amore e la maturità nella maniera più facile e spontanea. Ha creato tanti tumulti nel mio cuore, ed oggi che ho quasi settant’ anni, riesco a sentire le stesse vibrazioni di una diciottenne! In questo albergo “Villa Pirandello”con vicino Villa Torlonia e Piazza Bologna e con i miei ricordi di ragazza, riprovo quelle antiche sensazioni che hanno segnato anche il mio destino. Ho avuto un marito come Liolà (uno sciupa femmine) e questa stanza è appunto intitolata a questa irriverente commedia di Luigi Pirandello, scritta dall’autore nel 1916, esattamente 100 anni fa. A me sembra un tema che va ripetendosi, per come viene vissuta oggi, senza regole, le sessualità, la trasgressione e dove l’egoismo, l’ipocrisia, la grettezza e il desiderio di possesso della società attuale è rimasta identica al periodo delle prima guerra mondiale, ed ancora si riesce a raggirare l’uomo, negandogli la possibilità di conoscere la realtà! Grazie a voi ho fatto un bel tutto nel mio passato, ho rivissuto la mia gioventù, la mia sicilianità ed ora che vivo in […]

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Il tempo di immaginare, il coraggio di esprimere

  Ritrovare il tempo di immaginare e vivere la creatività non di subirla. Saper cercare tanti piccoli spazi, come questo, in cui esprimere un’identità che abbia il coraggio di far sentire la sua voce anche se suona diversa da quella che tutti sono abituati a sentire   Storia della camera 22, Liolà

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Storie: Omaggio a Chagall

Ti piace il mio quadro? Ecco che torni improvvisamente sulla terra. Guardi la tua tela, mi guardi. Ti allontano dal cavalletto, ti riavvicini. “C’è ancora molto da fare? Non potresti lasciarlo così? Dovrei poi ancora ritoccarlo” Parli con te stesso. Aspetti e hai paura di ciò che andrò a dire. “Oh, è bello E’ bello come ti sei involato… lo chiameremo il compleanno” Il tuo cuore si placa. “Tornerai domani? Prenderò un’altra tela e ci involeremo”   Omaggio a Chagall e a chi, con la fantasia, trova sempre nuovi modi per involarsi  

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Storie: La vita che cambia

Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo (Anonimo) Il marmo delle cave era freddo, liscio e bianco, sembrava ghiaccio. Pensai così quando vidi per la prima volta una lastra di marmorea. Sicuramente era una pietra difficile da lavorare, io non ci sarei riuscito. Fui assalito da tutti questi pensieri quando intravidi i primi marmi romani. Il viaggio con la mia sposina era appena iniziato e il cuore era emozionato, colmo di mille sensazioni, a momenti sembrava voler scappare dal petto. Solo la sua mano stretta alla mia riusciva a tranquillizzare il mio spirito. Il tempo da trascorrere tra i marmi romani, freddi, ma dalle forme calde e avvolgenti era breve ma con lei sembrava un sogno, di quelli che durano tutta la notte e dal quale non ti sveglierai mai. Queste sensazioni mi accompagnarono a lungo durante i nostri giorni romani e credo lo faranno ancora nel proseguimento del nostro avventuroso viaggio verso l’EST e la vita insieme. Porterò sempre nel cuore i freddi ma caldi e armoniosi marmi romani che tante sensazioni mi hanno regalato. Alessandro Deias 19 Agosto 2015

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