Scolpire non è scavare una pietra, è trovare il respiro della vita in essa e rivelarlo (Anonimo) Il marmo delle cave era freddo, liscio e bianco, sembrava ghiaccio. Pensai così quando vidi per la prima volta una lastra di marmorea. Sicuramente era una pietra difficile da lavorare, io non ci sarei riuscito. Fui assalito da tutti questi pensieri quando intravidi i primi marmi romani. Il viaggio con la mia sposina era appena iniziato e il cuore era emozionato, colmo di mille sensazioni, a momenti sembrava voler scappare dal petto. Solo la sua mano stretta alla mia riusciva a tranquillizzare il mio spirito. Il tempo da trascorrere tra i marmi romani, freddi, ma dalle forme calde e avvolgenti era breve ma con lei sembrava un sogno, di quelli che durano tutta la notte e dal quale non ti sveglierai mai. Queste sensazioni mi accompagnarono a lungo durante i nostri giorni romani e credo lo faranno ancora nel proseguimento del nostro avventuroso viaggio verso l’EST e la vita insieme. Porterò sempre nel cuore i freddi ma caldi e armoniosi marmi romani che tante sensazioni mi hanno regalato. Alessandro Deias 19 Agosto 2015