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Un viaggio dentro me stessa

Un viaggio dentro me stessa, Un tutto nella mia anima. Troppo sensibile? Troppo fragile? Troppo madre? Troppo responsabile? Troppo decisa o decisiva? Troppo donna? Troppo poco figlia? E vengo da te Roma, città terapeutica, città contenitrice di emozioni, ieri come oggi. Ieri eri tu a darmi fiato, a spogliarmi dell’essere troppo responsabile, troppo decisa, troppo madre di mia madre, di mio fratello, del mio compagno; e troppo poco figlia e troppo poco donna. Eri tu a vestirmi, per tre giorni al mese, delle mie fragilità, delle mie indecisioni, della mia voglia di sbagliare, di ridere, di gioire di questa vita. Oggi che le cose sono cambiate, che il tumore si è divorato mia madre, l’infarto ha fermato il cuore a mio padre, oggi che il mio compagno è diventato mio marito, che io sono diventata madre, ancora una volta, però finalmente nel modo giusto. Oggi ti abbraccio cara Roma; e torno da te, ancora una volta a prendere fiato: e ancora una vota a spogliarmi. Ma da cosa voglio spogliarmi? Non lo so; forse non lo so. Nella mia mente risuonano due melodie: “libertà”, titolo di una canzone che riprendo a cantare ogni mese, per due giorni e “o di uno […]

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Storie: a Pirandello

Leggere è un poco sognare tenendo accesa una luce nel buio è come un teatro vuoto dove sei il pubblico e l’attore.

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Storie: sogno di Natale – Luigi Pirandello

Sentivo da un pezzo sul capo inchinato tra le braccia come l’impressione d’una mano lieve, in atto tra di carezza e di protezione. Ma l’anima mia era lontana, errante pei luoghi veduti fin dalla fanciullezza, dei quali mi spirava ancor dentro il sentimento, non tanto però che bastasse al bisogno che provavo di rivivere, fors’anche per un minuto, la vita come immaginavo si dovesse in quel punto svolgere in essi. Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù; innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena; eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori… E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini, eran deserte nella rigida notte. E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie, da questa casa a quella, per godere della raccolta festa degli altri; mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo: – Buon Natale – e sparivo… Ero già entrato così, inavvertitamente, nel sonno e sognavo. E nel sogno, per quelle vie deserte, mi parve a un tratto d’incontrar Gesù errante in quella stessa notte, in cui il mondo per uso festeggia ancora […]

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14 stanze in cerca d’Autore – Intervista al nostro Nicola Finamore

14 camere, 14 novelle e ora 14 quadri. Un progetto creativo stimolante ed impegnativo sul quale  Nicola sta lavorando gia’ da diverso tempo. Due volte a settimana lo studio al primo piano di Villa Pirandello si trasforma in un atelier, un laboratorio creativo in cui il pittore studia e crea i quadri destinati alle camere. Una alla volta, con tempistiche morbide assisteremo alla nascita di una nuova opera d’arte, ognuna interpretazione di una novella dell’Autore siciliano. Prima domanda dovuta: oltre ad un fattore puramente estetico, a cosa punta il progetto? Si, il progetto punta indiscutibilmente a comunicare un piacere estetico: la bellezza delle opere andrà sicuramente a valorizzare gli ambienti di un Hotel così ricercato, come appunto è Villa Pirandello. Ma credo che questa bellezza, se ben veicolata e arricchita da una ricerca profonda, da riferimenti culturali, così come da una chiave di lettura personale – un pò visionaria ed ed eccentrica- possa davvero esaltare l’identità di Villa Pirandello come uno “Story Hotel”: un luogo d’incontro, un crocevia di storie cha abbia qualcosa da mostrare e raccontare. Il progetto, infatti, mira proprio a veicolare la grandezza del “nostro” Autore siciliano all’interno di opere che, apparentemente mute, si fanno “cantastorie per […]

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